Ma analizzando a 360 gradi questo campionato del mondo scopriamo un grande livello del campo partenti (pur essendoci qualche assenza importante) che ha portato ad abbattere un numero importante di record del mondo (23), a volte con facilità disarmante, da atleti di grandissimo spessore che hanno confermato i loro progressi.
A livello mondiale sia femminile che maschile abbiamo avuto due grandissime individualità che hanno spiccato su tutti e cioè Katinka Hosszu (Ungherese) e Chad Le Clos (sudafricano) che vincono rispettivamente 8 medaglie, 4 ori con altrettanti record del mondo (100 e 200 dorso, 100 e 200 misti) 3 argenti, 1 bronzo, prima donna nella storia a riuscirci, e 4 medaglie, tutte d'oro conquistate nei 200 sl e nelle tre specialità a farfalla (50, 100, 200) primo uomo a riuscirci nella storia dei campionati.
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Chad Le Clos e Katinka Hosszu - foto da swimswam.com |
Dietro di loro un grande stuolo di pretendenti al titolo di miglior atleta e che hanno fatto vedere cose egrerie specialmente fra le donne, dove Mireia Belmonte (Spagna) conquista quattro medaglie d'oro con 2 record del mondo, 200 farfalla (prima donna a scendere sotto i 2', 1'59"61), e 400 misti, entrambi battendo la sopracitata Hosszu. Grande risalto hanno avuto anche le imprese di Sarah Sjostrom che vince con record del mondo i 100 farfalla e i 200 sl, quest'ultimi strappando a una irriconoscibile Federica Pellegrini (arrivata appena quinta) il record del mondo da lei detenuto dal 2009 in 1'50"78, oltre a queste anche le medaglie conquistate in staffetta con la Svezia. Regina della velocità al femminile è Ranomi Kromawidjojo che vince 50 e 100 stile con estrema facilità. Nota di merito e storica vittoria per il nuoto centro Americano, và alla prima medaglia mondiale del nuoto per la Jamaica nei 50 rana con Alia Atkinson che batte la strafavorita Meilutyte con record del mondo,quel record che probabilmente la ragozzona lituana inseguiva visto il suo passaggio folle ai 25, e perde l'oro mondiale già ampiamente preannunciato.
In campo maschile registriamo meno bagarre ma fra questi si esalta il "fratellino" Florent Manaudou, che si conferma il re della velocità pura, vincendo con record del mondo 50 stile e dorso (specialità quest'ultima nuotata per la seconda volta in carriera) ma facendosi battere da un redivivo Cesar Cielo che con una prova maiuscola e dando fondo a tutte le energie rimaste, lo batte allo sprint nella gara regina i 100 sl con un 45"75 fantastico.
Note di colore ma anche importanti per la crescita del nuoto a livello Mondiale la presenza a Doha di alcune nazionali "cenerentole" come la Papua Nuova Guinea, le seychelles, Macao, Filippine e tante altre "piccole" nazioni che hanno dimostrato tutti i propri limiti ma cominciano ad affacciarsi a livello mondiale.
Per quanto riguarda il bilancio ITALIANO i due atleti copertina provengono entrambi dalla velocità (senza nulla togliere a Greg veramente immenso) e sono Marco Orsi ed Erika Ferraioli che migliorano i record italiani sui 50 stile (Erika addirittura 2 volte, fino al 24"09, con quinto posto mondiale, Marco vola a un 20"69) il primo diventa anche vice campioe del mondo dietro solo a Manaudou, e contribuiscono non poco alle medaglie di staffetta italiane, confermando un bel progresso e la loro predisposizione verso la vasca corta.
Buone cose fa vedere anche Fabio Scozzoli che piano piano si riavvicina ai suoi livelli di due anni prima della rottura del crociato, finendo 5 nella finale dei 50 rana. Fra le donne centrano le finali di specialità Arianna Barbieri, Ilaria Bianchi e Alessia Polieri, nei 100 dorso,100 farfalla e 200 misti.
Discorso a parte è da fare per Gregorio Paltrinieri che con questa vittoria mondiale si consacra e mette sugli attenti anche Sun Yang (fermato per doping) in vista delle prossime olimpiadi di Rio 2016. Tornato da poco, dopo un mese e mezzo in Australia per imparare i segreti dei fortissimi mezzofondisti oceanici non aveva neanche preparato a perfezione questa gara (da quanto sappiamo) ma ha dato un'immensa dimostrazione di forza con un passo costante e mortale per gli altri concorrenti chiudendo a 14'16"10 nuovo record europeo. L'ultimo ad arrendersi è stato il 2 volte olimpionico Oussama Mellouli che arriva con un bellissimo 14'18"79 ma che nulla a potuto sugli attacchi di Greg.
Ultima nota per una spenta Federica Pellegrini, da lei ci si aspetta sempre tanto, forse troppo, ma quel 1'54"01 della finale dei 200 stile è sembrato veramente troppo scarso per una campionessa come lei, specialmente dopo l'eliminazione nella batteria del 200 dorso. Evidentemente non era in condizione o come nessuno di noi spera è all'alba di un iniziale declino. Stesso discorso vale per un Filippo Magnini che non molla mai, tiene bene in staffetta ma non ha più quello spunto individuale per poter competere a livello Mondiale.
Tutto sommato però questo Mondiale ha visto gareggiare una buona Italia, con diverse scelte tecniche sbagliate nella composizione delle staffette ma che speriamo stia programmando bene per le olimpiadi 2016.
Prossimo appuntamento con il nuoto mondiale dal 24 Luglio al 9 Agosto a Kazan (Russia) per i mondiali in vasca lunga.